Come e perchè lucidiamo i metalli?

Nessuno di noi, senza alcun dubbio, si trova mai a non possedere chiara in testa un’idea delle differenza che esiste fra un pezzo di metallo grezzo ed uno che viceversa è stato lucidato; tuttavia, la ragione estetica è solamente una delle molte – e la sola, in realtà, conosciuta e familiare per I non specialisti – per le quali si sceglie di effettuare la lucidatura metalli. Ne esistono altre, più settoriali e più vitali. Inoltre, ben pochi, esclusi chiaramente gli addetti ai lavori, conoscono davvero le molteplici tecniche per lucidare, e I diversi possibili risultati. Proviamo a imparare qualcosa di più su questa affascinante lavorazione metallurgica, i cui risultati ci circondano ogni giorno.

È spesso buona norma cominciare dalle definizioni delle cose, se si desidera capirle. Inizieremo quindi chiarendo che la lucidatura è una lavorazione che fa parte della classe delle finiture, e che basilarmente Il suo scopo è far diventare più lisci gli oggetti. Per fare ciò si utilizzano due strumenti: una struttura rotante o mola, e un qualche tipo, a seconda del lavoro da svolgere, di abrasivo. Quest’ultimo può essere, sempre a seconda di quale lavoro si stia eseguendo, o solidale con la ruota (pensiamo ad un disco di carta vetrata) per eseguire lucidature aggressive, o in forma di polvere sparsa sulla ruota e sull’oggetto da lucidare, solitamente sabbia (per lucidature più “soft”). Qui troviamo uno dei primi grandi fraintendimenti su questa lavorazione: sebbene di solito si pensi che per una finitura lucida e scintillante, quella che chiamiamo “a specchio”, occorra una azione aggressiva, la verità è invece l’esatto opposto: le finiture a specchio si effettuano con la seconda tecnica, quella che abbiamo definito “soft”. La mola può essere di legno, di plastica, di cuoio o perfino di feltro, e gli abrasivi passano dai carburi di silicio, usati sui metalli morbidi, agli ossidi di alluminio, che trovano utilizzo quando si lavora su metalli molto tenaci.

Per quanto riguarda gli scopi della lucidatura, noi tutti siamo bene a conoscenza di quello estetico: una superficie ruvida è sicuramente meno piacevole alla vista, e meno gradevole al tatto, di una lucida, liscia. Tuttavia questa è solo una parte, e neppure quella principale, delle ragioni per cui vengono effettuate le lucidature. Ad essere lucidati, per esempio, sono gli strumenti metallici, per garantirsi che non possano essere contaminati (tanto più sono lisci, tanto meno terreno trovano le sostanze estranee per annidarsi); I tubi nei quali passeranno liquidi, per proteggerli dalla corrosione; nel caso di sostanze già ossidate, dove si voglia rimuovere lo strato ossidato (e in questi casi, l’azione meccanica viene assistita da quella di qualche sostanza chimica apposita); o nel caso occorra foggiare superfici con ottimi livelli di riflessione. Inoltre, quando in metallografia si vuole osservare al microscopio la struttura di un metallo, questo viene prima lucidato per offrire una superficie assolutamente liscia .

Possiamo desumere che, con così tante possibili modalità di applicazione, siano moltissimi I settori nei quali si presenta la esigenza di effettuare delle lucidature. Non dimentichiamo, ad esempio, l’industria automobilistica e motociclistica: soprattutto in certi modelli, I dettagli con finitura a specchio sono un accessorio richiesto e molto elegante. Lo stesso vale nel campo della fabbricazione degli oggetti di design, che vengono spesso lucidati: pensiamo a pentole e padelle di gran pregio. Anche in architettura, quando vengono utilizzate parti metalliche a vista, queste sono spesso lucidate. Per passare, infine, agli scopi di cui parlavamo pocanzi, I riflettori usati in molti apparecchi illuminanti debbono ricevere una perfetta lucidatura, e nelle industrie casearie e farmaceutiche, così come negli acquesdotti, la lucidatura dei tubi li protegge dagli effetti negativi del contatto con I liquidi, e protegge questi da contaminazioni..

News Reporter
Sono uno scrittore con un blog, un libro in corso e un appetito per tutte le cose creative.