Per chi si occupa di pulizie in maniera professionale, i prodotti necessari al lavoro quotidiano sono numerosi e diversi, ma uno dei più basilari, senza alcun dubbio, è l’umile lavavetri: quello strumento a forma di T, con una striscia di gomma, che è così indispensabile per pulire a dovere finestre, lucernari e vetrine. Anche per uno strumento semplice come il lavavetri è importante effettuare una decisione ragionata e seria, soprattutto per orientarsi fra i diversi tipi di modello disponibili sul mercato: ecco dunque, soprattutto per chi volesse iniziare un lavoro nel campo delle pulizie, ma anche per chi fosse interessato semplicemente per un uso domestico, una piccola analisi dei principali tipi e modelli di lavavetri.
Per molti anni, i lavavetri sono stati pressochè unicamente realizzati in ottone. La ragione di questa scelta di materiale, naturalmente, non è né estetica né meno che mai casuale; va ricercata nella volontà di fabbricare un prodotto immune alla ruggine, dato che i lavavetri sono costantemente esposti all’acqua. Ma l’ottone è una lega molto pesante, e quindi poco adatta ad un prodotto del genere; l’acciaio l’ha ormai interamente sostituito, dato che è più resistente e molto più leggero, specialmente sui modelli più larghi, adatti alle grandi vetrate. Ciò nonostante, il metallo non è sempre ideale – soprattutto per il lavoro in esterna quando fa freddo, e un lavavetri in acciaio diventa gelido da tenere in mano. Per questa ragione, sempre più modelli vengono costruiti oggigiorno con particolari, robuste materie plastiche molto leggere, che garantiscono un livello di comfort massimo all’utilizzatore. In tutti i casi, è ormai standard la presenza di leve a rilascio rapido, che permettono di sostituire la striscia di gomma del lavavetri senza necessità di attrezzi o cacciaviti, semplificando grandemente la manutenzione dell’attrezzo.
Ma di utilità forse ancora maggiore, e di introduzione relativamente recente, è il lavavetri rotante, che permette alla parte pulente di ruotare parzialmente, sia liberamente che bloccandolo a una determinata posizione, e nei casi migliori regolando anche la quantità di forza necessaria a farlo ruotare. Combinato con un bastone, questo sistema permette di lavare anche grandi vetrate senza eccessivi sforzi. E proprio la dimensione delle vetrate che si dovranno pulire è un elemento essenziale nella scelta, perchè diventa necessario, per pulire superfici ampie, utilizzare un lavavetri a bracci più lunghi, e quindi preoccuparsi – come abbiamo visto – del peso complessivo dell’attrezzo e della sua robustezza. Insomma: una scelta complessa per il professionista, ma che gli garantisce un attrezzo che durerà a lungo!