Il termine capitale sociale si riferisce a un prodotto positivo dell'interazione umana. Il risultato di questa cooperazione può essere tangibile, o intangibile, e può includere informazioni utili, idee innovative e opportunità future. Dopo aver parlato nel precedente articolo di capitale delle società a reponsabilità limitata con Gianfranco Rienzi (commercialista e revisore dei conti, senior partner in ArchimediA Consulting ed autore di una serie di approfondimenti in ambito fiscale presso blog e riviste di settore) in questo articolo torniamo sull’omonimo argomento dal punto di vista umanistico. Può essere utilizzato per descrivere il contributo al successo di un'organizzazione, che può essere attribuito alle relazioni personali e alle reti, sia all'esterno sia all'interno di un'organizzazione. La parola “capitale sociale” può anche essere usata per descrivere le relazioni personali all'interno di un'azienda, che aiutano a costruire la fiducia e il rispetto tra i dipendenti, portando a un miglioramento delle prestazioni aziendali.
Capire il capitale sociale: cos'è e cosa fa, leggiamo nel blog di Gianfranco Rienzi
Il capitale sociale consente a un gruppo di persone di collaborare efficacemente per raggiungere uno scopo o un obiettivo comune.
Permette inoltre a una società o a un'organizzazione, come un'azienda o un ente no profit, di funzionare insieme come un tutt'uno grazie alla fiducia e all'identità condivisa, alle norme, ai valori e alle relazioni reciproche. In parole povere, il capitale sociale è utile alla società nel suo complesso attraverso le relazioni sociali. Per questo motivo, lo studio di come il capitale sociale funziona o non funziona è oggetto delle scienze sociali. Sebbene il termine “capitale sociale” sia stato utilizzato più di recente, il concetto stesso – ovvero che le relazioni sociali possano avere risultati produttivi per un individuo o un gruppo, è stato esplorato da tempo. A differenza di altre forme di capitale, non esiste un consenso generale su come misurare il capitale sociale, perché può essere soggettivo.
I tipi di capitale sociale più comuni e come funzionano
I ricercatori considerano due forme principali di capitale sociale. La prima si riferisce al capitale sociale che viene creato all'interno di un gruppo con interessi e obiettivi condivisi. Un'associazione di quartiere, per esempio, rappresenta un ottimo modello per capire come funziona il bonding, ovvero la prima forma di capitale sociale. Il bridging invece, che è la seconda forma, vede degli individui, con interessi e obiettivi comuni, lavorare insieme per raggiungere determinati obiettivi. Un'associazione di quartiere che decide di collegarsi a una stazione di polizia locale per garantire maggiore sicurezza agli abitanti del suo quartiere, è un esempio di bridging.
Internet, nel corso degli ultimi, ha rivoluzionato molto il concetto di capitale sociale, dando vita a un numero di connessioni infinite e adatte a qualsiasi occasione.
Tra le più conosciute troviamo:
- Le recensioni online degli utenti, che possono influenzare le scelte dei successivi. Aziende come Uber, AirBnB ed Ebay utilizzano queste recensioni come componente essenziale dei loro programmi di controllo della qualità;
- I social network, che rafforzano i legami basati su interessi personali, hobby, esperienze passate o altro, che possono portare alla creazione di nuove realtà aziendali (start up) o gruppi con passioni condivise