Carriera diplomatica: come prepararsi al meglio

Tre le carriere più difficili da intraprendere quella diplomatica sicuramente rientra a pieno titolo nel novero. Si tratta di una professione che prima di tutto richiede il possesso di alcune skills innate, come la leadership, la propensione al problem solving, la capacità di lavorare in team, lavorare sotto stress, la capacità di negoziare e attitudini manageriali, oltre che avere un’ottima conoscenza delle lingue straniere. Infatti, il diplomatico proprio per il ruolo che riveste si troverà costantemente nella condizione di dover affrontare e gestire compiti delicati ma anche complessi che sotto diversi profili – economico, sociale e politico-internazionali – risultano presentare precari equilibri. Per questo appare quasi scontato affermare che scegliere di intraprendere la carriera diplomatica presuppone tanta passione per le tematiche internazionali e verso culture diverse. Ma questo non basta, per poter svolgere la propria carriera nel settore della diplomazia internazionale è necessario acquisire anche un forte background nell’ambito delle relazioni internazionali, nell’economia e nel diritto. 

 

Qual è la migliore formazione accademica?

La carriera diplomatica non prevede il conseguimento di uno specifico titolo, la futura matricola potrà scegliere tra diversi corsi – come la laurea magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche, in Giurisprudenza, Scienze Politiche o in Economia – al fine di acquisire il know-how necessario. Inoltre, il futuro professionista potrà ampliare e consolidare le proprie conoscenze e competenze attraverso un percorso di formazione post-laurea specifico con cui poter accedere a diverse occasioni di stage in Italia o all’estero. Questi percorsi universitari sono accessibili sia presso università tradizionali sia presso università telematiche al fine di consentire una formazione di alto livello anche a coloro che sono impossibilitati nel seguire in presenza, come i corsi universitari erogati dall’Università Telematica Niccolò Cusano.

 

Quali compiti spettano al diplomatico?

Il Diplomatico è un professionista di alto livello che opera in nome e per conto dello Stato nella gestione delle relazioni internazionali soprattutto presso i Governi e Organizzazioni Internazionali, favorendo e garantendo lo sviluppo e il mantenimento delle relazioni (amichevoli) commerciali e culturali tra il nostro paese e lo Stato presso il quale svolge il suo ruolo. Intervenendo, inoltre, in compiti di ordinaria amministrazione, come rilascio di passaporti, visti, diritto di voto all’estero ecc., o allorquando si verifichino casi di emergenza.

La figura del diplomatico rientra nella Pubblica Amministrazione, pertanto, l’accesso a questa professione trova il proprio fondamento legislativo nell’articolo 97 della Costituzione che prevede il superamento di un concorso indetto, con cadenza annuale, dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale). Prima di assumere definitivamente l’incarico, i vincitori verranno sottoposti a 9 mesi di prova da svolgere in Italia e all’estero, durante questo periodo è previsto un corso di formazione. Superata questa fase si potrà intraprendere la carriera diplomatica a tutti gli effetti. Ovviamente il percorso e le posizioni da ricoprire sono ben scanditi in cinque stadi consequenziali. Il passaggio allo stadio successivo richiede il decorso di un determinato lasso di tempo che può arrivare anche a dieci anni. Partendo dal gradino più basso, troviamo il Segretario di Legazione e a seguire abbiamo il Consigliere di Legazione, il Consigliere d’ambasciata, il Ministro plenipotenziario e l’Ambasciatore.

News Reporter
Sono uno scrittore con un blog, un libro in corso e un appetito per tutte le cose creative.